mercoledì 21 ottobre 2009

La legge è scritta sulla sabbia. L'accesso al bagnasciuga è un diritto.

Amate il mare e avete la sensazione di sentirvi stretti in quelle file di cabine negli stabilimenti balneari? Oppure siete quelli della domenica che non vogliono pagare stagionalmente un ombrellone e una sdraio quanto un monolocale? Insomma vorreste farvi un tuffo nel vostro mare senza fare gimcane prima di arrivare all'acqua.

Ma ogni bagnante fai-da-te sa quanto è difficile trovare un numero di spiagge libere adeguato al fabbisogno delle persone di una singola località balneare. Il rapporto spiagge libere e stabilimenti balneari è rilevante, in quanto la politica di questi ultimi venti anni ha ridotto notevolmente le strutture libere, condizionando i bagnanti, che per trovare un poco di tranquillità, sono costretti a scegliere gli stabilimenti balneari. Tutto calcolato alla perfezione dai soliti noti.

Rivendichiamo il diritto di arrivare al mare senza pagare anche se c'è di mezzo la barriera del lido "privato". Perché fare il bagno senza sentirsi uno squatter non è una pretesa ma un diritto sancito dalla legge, che troppo spesso viene raggirato dai concessionari degli stabilimenti.

La legge è scritta sulla sabbia ed andare in uno stabilimento deve essere una scelta, non un obbligo imposto dalla mancanza di spiagge libere.

Sono due principi stabiliti dalla legge finanziaria per il 2007 (art. 1, commi 251 e 254 ) che in troppi casi hanno lasciato il tempo che trovano. I diritti del bagnante fai-da-te

Elenchiamo i diritti che ogni libero bagnante può far valere in caso di controversie con i gestori degli stabilimenti rivolgendosi alle autorità del posto.

• La battigia - intesa coma una striscia di sabbia di 5 metri che parte dal punto in cui arriva l'onda - è esclusa dalla concessione, quindi è a disposizione di tutti.

• Sulla battigia tutti possono camminare, sedersi e sdraiarsi. Deve essere garantito il passaggio e quindi nessuno (nemmeno lo stabilimento) può occuparla con oggetti ingombranti come ombrelloni, lettini ecc. E' possibile invece appoggiare gli abiti o l'asciugamano mentre si fa il bagno.

• L'accesso al mare deve essere sempre garantito e gratuito. Pertanto non può essere impedito il transito attraverso l'area in concessione per raggiungere la battigia né può essere richiesto un pagamento.




UN BUSINESS ALLETTANTE

Una curiosità: il canone che ogni stabilimento paga allo Stato per la concessione dell'area è fissato dalla legge. Se la spiaggia è considerata di categoria A ("ad alta valenza turistica") ed ha delle strutture fisse (ad esempio le cabine) si arriva ai 4,13 euro/mq all'anno. Ma la stragrande maggioranza delle spiagge è classificata in categoria B e si arriva a un massimo di 2,65 euro/mq. Uno stabilimento di 5.000 mq costa dunque poco più di 13.000 euro all'anno. Considerando che il prezzo di una cabina + ombrellone + sdraio per una stagione oscilla tra i 1.000 ai 4.000 euro, non è difficile capire che si tratta di un buon affare per i gestori.


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8 commenti:

  1. Laura di Cataniaottobre 21, 2009

    Sono assulutamente d'accordo ma chi è questo papagni che parla... con quella piscina lo sapete che una piscina come quella fa guadagnare 700 mila euro l'anno a chi la possiede scandaloso!!!!!

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  2. Cavolo che posto! piscina, ristoranti e spiaggia, come è possibile che nessuno fa nulla? Rivogliamo la spiaggia. Questi signopri sono amici dei politici altrimenti non si spiega. Questi sono i problemi da risolvere no i calzini dei deputati e le puttane di berlusconcio.

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  3. In sicilia va un poco meglio anche se...

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  4. In liguria stessa storia!!

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  5. Gianni Valdesiottobre 21, 2009

    Qui a Mestre una via di mezzo. Ma che ostia del video e quella di Roma perche ci sono venuto fica! ma effettivamente tropo cemento.

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  6. fanno i padroni con i beni degli altri ma a da fini sta storia!!!! Papagni o non papagni il mare tornerà nostro....

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  7. La struttura del Tibitabo (Dune) quella che fanno vedere nel video già esisteva e tutto sommato hanno anche abbellito, ma fanno entrare chi vogliono loro e fanno i padrioni pensate che nello stabilimento gli abbonati non possono nemmeno mangiare in cabina, voglio dire figuriamoci se ti fanno entrare.

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  8. Anche da noi in toscana i proprietari degli stabilimenti se entri con il tuo asciugamano e non prendi la sdraio ti guardano male...ma ora che lo so prox estate li mando a quel paese!!!

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