lunedì 23 novembre 2009

Oltre 1 milione di procedimenti interrotti gzie ai "processi brevi" del governo

Il 50% dei procedimenti pendenti a Roma, Bologna e Torino saranno prescritti; mentre a Firenze, Napoli e Palermo, l'estinzione riguarderà una percentuale di procedimenti intorno al 25%. Eccoli, i numeri del disastro giudiziario, sono queste le percentuali dei procedimenti in fase di udienza preliminare e dei dibattimenti in primo grado già prescritti, o dei quali sarebbe imminente la prescrizione, nel caso che entri in vigore il disegno di legge sul processo breve.

Quello che ci chiediamo è come il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, alla Camera ha potuto prevedere una prescrizione dell'1% dei procedimenti pendenti. Incompetenza da parte di una delle più autorevoli cariche dello stato, proprio nella materia trattata dal suo ministero. La rilevazione è stata compiuta nei tribunali capoluogo dei maggiori distretti, su un campione particolarmente significativo e rappresentativo, perché proveniente dai tribunali delle grandi città. Circa 3 milioni e 300 mila i processi pendenti una media del 33% fa oltre un milione processi che verranno interrotti allo stato attuale. Certamente i numeri sono legati alle residue possibilità di prevedere risorse e stanziamenti adeguati al rilancio della giustizia. Se non arrivassero tali risorse sarà difficile da parte dei giudici e pubblici ministeri, ma anche gli organi di polizia giudiziaria svolgere serenamente e con impegno il proprio lavoro, sapendo che la metà della loro attività sfumerà certamente entro il primo grado di giudizio.


















Ancora una volta il governo sembra aver fatto i conti senza controllare se esiste un'effettiva copertura finanziaria. Le perplessità che a nostro avviso ci sembrano evidenti, sono legate ai tempi necessari per mettere in moto la nuova macchina giudiziaria che nell'Italia che conosciamo non saranno brevi come i processi.

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11 commenti:

  1. Ma come è possibile che un ministro della giustizia proponga un ddl non verificando se ci siano i fondi e i tempi per l'attuazione del provvedimento. Sembrerebbe che facciano le leggi a occhi chiusi. Mio Dio!!!!!

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  2. Comunque anche se trovassero i fondi necessari per ampliare il raggio di azione dei giudici e della macchina giudiziaria non si potrà fare in un lampo. Ci vorranno alcuni anni perchè il sistema cominci ad ingranare. Domanda in questi anni che ne sarà dei processi in corso?

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  3. Marì i processi di cui ti domandi vanno a farsi fottere.

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  4. Politici da quattro soldi berlusconi chiede e loro eseguono senza sapere. Tappetini striscianti

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  5. Leonardo Salluzzinovembre 23, 2009

    Ma se i fondi ci sono potrebbe essere un buon provvedimento!

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  6. Leona' allora sei sordo non c'è tempo per velocizzare subito il tutto per qualche anno si va tutto a far fottere ai capi?

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  7. gemma ha ragione,
    inoltre, per Berlusconi, il fatto che per qualche anno si impalli tutto il sistema non costituisce una pecca di una legge poco pensata, ma un obiettivo pienamente raggiunto che gli permetterà di scorrazzare libero e felice con le sue prostitute ancora una volta senza farsi processare

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  8. Se ci fossero i fondi per infrastrutture e personale la macchina della giustizia potrebbe velocizzarsi. Ma per fare tutto ciò ci vogliono anni, voglio dire costruire o individuare strutture - assumere personale qualificato - pretendere che tutto giri in tempo reale e utopico. Per cui fare una legge che dall'oggi al domani va a regime significa per un paio di anni mandare a farsi fottere. Domanda ma questo Alfano non sa contare?

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  9. Despero si berlusconi la farà franca ma a questop punto questo è irrilevante facia quello che vuole ma qui si parla del 50% di processi a Roma e d3el 30% in tutt Italia. Gli facciano un lodo e se lo levino dalle balle. Un berlusconi libero in galaree morto o vivo a questo punto non ha importanza per me.

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  10. non esiste chi ci governa ne a destra ne a sinistra

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  11. uccisa uccisa uccisa

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