giovedì 14 gennaio 2010

Censura internet: Il governo cinese risponde a Google

Pechino risponde a Google. E, salvo clamorosi dietrofront rispetto alle dichiarazioni rilasciate ieri, Google dovrà a breve fare le valigie e lasciare il paese della grande muraglia. Mountain View aveva infatti chiarito di non volere più limitare le ricerche di informazioni con l'inserimento di filtri che censurino la circolazione di notizie considerate scomode. La portavoce governativa Jang Yu oggi ha annunciato la versione ufficiale dell'esecutivo guidato da Wen Jiabao: le imprese straniere «sono le benvenute» su Internet se «agiscono in accordo con la legge» cinese. Come dire: potete stare, ma solo se fate come diciamo noi. Ovvero, se i filtri imposti alle ricerche degli utenti restano. Inconcepibile dichiarazione che deve trovare nei fatti la ferma condanna dei governi democratici di tutto il mondo.



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7 commenti:

  1. Senza la totale libertà di pensiero ed espressione, senza lo scambio di idee di qualsiasi tipo, i cinesi sono condannati.

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  2. Finalmente qualcuno ha preso una posizione forte rispetto a un certo tipo di dittatura a costo di perdere i soldi con cui i Cinesi pensano di controllare il mondo. E' la notizia piu' bella che sento da anni. La rete e' libera. Per quanta riguarda il pensiero di coloro che paragonano la dittatuta Cinese al governo Berlusconi, be' c'e' poco da dire. La madre dei cretini e' sempre incinta.

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  3. Coicottiamo la cina, i suoi prodotti, diretti e derivati,le aziende in cui hanno partecipazione, ecc... Io ho una Volvo, ne avrei comprata sicuramente un'altra, ma da quando è stata comprata dai Cinesi so che non ne comprerò MAI un'altra

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  4. e' ora di pensare seriamente ad isolarli. UE e USA debbono iniziare a mettere pesanti dazi su cio' che viene prodotto in Cina, comprese le imprese occidentali che delocalizzano. Vanno isolati. Economicamente e Politicamente. Sono troppo pericolosi. O stiamo ad aspettare passivi la loro invasione e con essa la fine del nostra civilta'?

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  5. Condivido pienamente la posizione di Google. Spero che continui a mantenere la propria posizione. Accettare di filtrare le ricerche in Cina sarebbe un brutto precedente. Pensate a quanti capi di governo potrebbero voler fare la stessa cosa a fini politici.
    Piero

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  6. Che coraggio! finalmente qualcuno che combatte per la libertà anche a costo di rimetterci soldi. W google. Se solo in questo momento la seguissero tutte le altre multinazionali sarebbe scaccomatto per le dittature. Così si combatte per la libertà. Questa dovrebbe essere la nuova frontiera.

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  7. Speriamo che la censura delle idee non avvenga anche in Italia.
    Con l'aria che tira e con questo governo illiberale non si sa mai

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