giovedì 28 gennaio 2010

Shoah: Non si può stare in silenzio quando ci si trova davanti il dovere della memoria

Non si può stare in silenzio quando ci si trova davanti il dovere della memoria. Non solo ricordare ma riflettere per prenderne coscienza. Non a caso affrontiamo il tema il giorno successivo le celebrazioni in ricordo di tutte le vittime di quei crimini così efferati, mentre alcuni riflettori cominciano a spengersi i nostri si accendono. Se da Auschwitz il mondo non ha imparato si ha comunque oggi il dovere morale di trovare la soluzione perché la terra guarisca da un male orribile come l'antisemitismo. L'attenzione non molli la presa su le azioni dei gruppi neonazisti e su chi ancora oggi ha il coraggio spregiudicato di negoziare sull'Olocausto, cercandone un ridimensionamento. Attenzione particolare si deve avere per i paesi sovrani come l'Iran, che negano pericolosamente l'esistenza dello Stato di Israele.

Onore a tutti quelli che a rischio della propria vita hanno protetto gli ebrei perseguitati, opponendosi alla follia omicida di quelle persone per cui, anche guardando nel più profondo del mio essere, non riesco a trovare alcuna pietà.



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12 commenti:

  1. Se comandavo io l'america, nel 1945 avrei cancellato la germania dalla cartina geografica e al loro posto avrei insediato israele per tutto il male che hanno fatto ai ebrei!

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  2. La nostra memoria storica dovrebbe essere a 360 gradi.

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  3. assurdo.nel giorno in cui si ricorda una tragedia immane e si dovrebbe solo chinare il capo di fronte a milioni di persone a cui è stato negato il minimo diritto umano,ancora c è qualche scellereto che proclama l invenzione della shoah ma che razza d mondo è questo?

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  4. Germana Vittorigennaio 28, 2010

    Si va bene per carita ma farei una riflessione se si deve commemorare i morti, tutti devono stare sullo stesso piano. Se alcuni morti pesano piu di altri la stessa commemorazione dei morti piu pesanti e finta, non rende onore, anzi, ai morti celebrati e uccide unaltra volta quelli dimenticati.

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  5. Tu hai ragione Germana ma la tua polemica e fuori luogo qui. Il post non parla di differenze parla di shoah!

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  6. Perche si sa cosi tanto sulla strage nazista e cosi poco sulle stragi staliniane? Quanti film, libri, documentari, commemorazioni esistono sulle stragi di stalin e quale e la loro diffusione? Provo a ricordare qualche film sul nazismo di carattere nazionale ed internazionale: Schindlers list; La vita e bella, Il grande dittatore (Chaplin); Holocaust; Il diario di Anna Frank Luca forse Germana non ha torto. Qui non si vuole ridimensionare ma precisare.

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  7. Voglio dare un contributo alla discussione. Stime piu diffuse dei morti nei campi di sterminio nazista parlano di sei milioni.
    Mentre le time ddei morti sterminati per fame a Holodomor da Stalin soltanto in Ucraina dicono dai sette agli undici milioni.

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  8. Mi sembra una discussione sterile. Potreste avere ragione ma qui dobbiamo sostenere il post e preoccuparci di dittatori come il presidente iraniano che potrebbe portare il mondo alla fine. Quello che hanno fatto i nazisti potrebbe ripetersi con questi fanatici! Fabri

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  9. interessatogennaio 28, 2010

    salve scusatemi si intervengo ,qualqu'uno di voi me po dire cosa fanno i sionisti adesso nella terra santa?(ghazza).Al posto di celebrare i morti non si po cercare di far vivre quello vive? grazie

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  10. Nadia Lenzi 1973gennaio 28, 2010

    Beh....sicuramente sarebbe meglio intervenire su quello che succede oggi nel mondo ma commemorare e ricordare è importante.

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  11. a mio avviso non dobbiamo guardare chi ha ucciso di più, ma cos'è che uccide le persone e continua a farlo. il razzismo uccide, le dittature uccidono, l'ignoranza uccide,la paura uccide, l'indifferenza uccide. LIBERIAMOCENE! pensiamo,invece,che da una persona diversa da noi possiamo imparare ed arricchirci culturalmente e spiritualmente.

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  12. Al seguente link potete vedere il servizio realizzato da UniromaTV dal titolo I viaggi della Memoria

    http://www.uniroma.tv/?id_video=15259

    Ufficio Stampa di Uniroma.TV
    info@uniroma.tv
    http://www.uniroma.tv

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