giovedì 11 febbraio 2010

Google testa una linea internet cento volte più veloce. Se la tv passa sul web, inizia la vera liberalizzazione informativa.

L'azienda di Mountain View annuncia la fornitura sperimentale di connessioni in fibra ottica da 1 gigabit al secondo. Il servizio sarà testato in un numero limitato di località negli Stati Uniti.

Sta per suonare l’ultima ora. Forniranno connessioni internet a una velocità oltre 100 volte maggiore rispetto a quella attuale. Google ha svelato l'intenzione di entrare nel settore della connettività a banda larga, un passo destinato a portare scompiglio nel mercato degli internet service provider, e panico tra i padroni della tv tradizionale. Progettano di costruire e testare una serie di reti broadband ultra-veloci in un limitato numero di località negli Stati Uniti fornendo connessioni in fibra ottica da 1 gigabit al secondo a prezzi competitivi. L'azienda spera di trovare anche nuovi sistemi di produrre e posare i cavi in fibra ottica, condividendo i risultati con industria e ricercatori.

Ma il punto chiave di cui poco si parla è il passaggio della tv ad alta definizione su internet. Con una simile tecnologia ci si potrebbe sbilanciare affermando che le frequenze, per dirne una, di Canale 5 entro pochi anni potrebbero non valere più nulla. Non a caso Google si è garantita la proprietà di Youtube, che già oggi potrebbe abbattere gli ascolti televisivi del digitale terrestre. Mentre Murdoch di Sky compra per non rimanere fuori Myspace, il nostro governo rallenta il processo bloccando la banda larga, criminalizzando internet e cercando con la legge Romani di censurare Youtube. Paura.

Considerazioni si devono fare sulla partita, non da poco, dei pacchetti pubblicitari per la televisione, che sul web acquisirebbero un valore totalmente superiore per Google. Allo stato attuale un azienda paga percentuali prestabilite basate sui probabili acquirenti di un determinato audience, in quanto si possono conoscere solo statisticamente le loro esigenze. Google grazie al database delle tue intenzioni, raccolte dal suo motore di ricerca e associate al tuo indirizzo IP, potrebbe niente poco di meno trasmettere pubblicità mirata alle specifiche esigenza di un singolo individuo.

In poche parole, dopo che tu e il tuo vicino di casa avete cercato rispettivamente sul motore di ricerca di Google informazioni su pannolini e su di un probabile viaggio a Barcellona, durante la visione di Porta a Porta, si fa per dire, uno vedrà la pubblicità dei Pampers e l’altro quella di Alitalia. Il gigante di Mountain View così potrebbe offrire alle aziende pacchetti pubblicitari con il 100% di possibili acquirenti. Tradotto in ricavi una valanga di dollari, e un ridimensionamento dei poteri attuali nell’ambito dei media tradizionali. Ci rassicura il fatto che non riusciranno a fermare il processo di liberalizzazione che ormai è in atto. Dovranno rassegnarsi al fatto che il potere mediatico e l’informazione sono destinati a passare nelle mani di chi fa della sua forza la condivisione di informazioni e di contenuti, per lo più provenienti da comuni cittadini.

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6 commenti:

  1. fantastico se è vero che google controllera troppo è anche vero che dopo la dimostrazione data con la censura cinese sembra che si cadrà in mani migliori.

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  2. parlo con gognizione di causa potremmo aprire tutti una tv in modo semplice dal web non ci sarà più bisogno di grandio tecn ologie e di permessi per le frequenze è una rivoluzione comunque annunciata da tempo. Ma questya di Google accorcia i tempi.

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  3. Ora capisco l'accanimento dei politici italiani contro la rete e youtube in particolare. Chi la guarda più la tv se youtube trasmette altro. Il web potrà offrire sicuramente contenuti migliori invece dei soliti polpettoni.

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  4. Questa volta ilo canone rai va afarsi fottere veramente.

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  5. Noooo!!!! e tutti i soldi che hanno investito in questo schifoso digitale terrestre no investiamo in vecchie tecnologie. Non era meglio per gli italiani visto che i soldi li cacciano loro investire nella banda larga.

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  6. Hai scoperto l'acqua calda se davano ai soldi alla banda larga si suicidavano. Quesdti sono impopstori non politici.

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