lunedì 29 marzo 2010

Gli italiani votano meno e per la politica non è primavera.


Gli italiani votano meno e per la politica non è primavera. Ad influire sui dati che prospettano un calo di 9/10 punti ci sono vari fattori. Anche non politici. La stupenda giornata primaverile sostenuta dall’ora legale ha reso svogliati i probabili elettori? Forse la rovinosa caduta si può addebitare alla disaffezione dalla politica? Magari la colpa è dell’odio seminato dalla sinistra antidemocratica del paese? Come direbbe Silvio Berlusconi. La sentenza che dovrebbe trovare conferma in alcuni regioni accentua la vittoria della sinistra, in altre quella della destra, anche se in media la prima sarà più avvantaggiata dall'astensione. Vedo come responsabile il peggioramento del clima sociale e la non curanza da parte della politica riguardo i temi del lavoro e della crisi, una politica che dovrebbe smettere di occuparsi di giustizia, di intercettazioni, di Radio Televisione Italiana, o di liste escluse. Cerchino un sistema che porti via dal parlamento corrotti e corruttori e ripristino in questo paese un esempio di legalità. Se una responsabilità oggettiva esiste, la si può trovare esclusivamente nel soggetto politico che invece di farla la politica si affanna a cercare sistemi che salvino il suo modo di fare politica. Per i politici non entra entra l'ora legale e le giornate rimangono più corte. Prendiamo, comunque, l’astensionismo come un segno di viva protesta che ci fa sperare che un giorno gli italiani torneranno a votare.

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1 commento:

  1. speriamo che queste giornate per i politici attuali saranno sempre più corte fino a scomparire.

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