martedì 6 aprile 2010

Un cittadino confuso è una persona che non ha conclusioni, attende e non chiede risposte.


L'Italia soffre i privilegi di pochi ma non si chiude in se stessa e affronta a viso aperto le leggi ad personam, l’appropriazione indebita dei fondi pubblici, la corruzione, la speculazione edilizia, il tentativo di privatizzare l'acqua. Lo fa fuori dai salotti bene, frequentati dalla casta politica. Si riunisce fuori dai palazzi del governo, nei circoli, a casa degli amici, nei pub, nelle sedi delle associazioni e dei movimenti popolari, in rete. Espressione massima della democrazia che cerca soluzioni purtroppo a lungo termine. Mentre non si vede l'ombra di una proposta nelle televisioni italiane si scopre la realtà. I programmi di approfondimento politico, oggi non mi convincono, portano il cittadino ad un punto di domanda, magari radicalizzano ma non sono portatori di riforme e cambiamento. Un cittadino confuso è una persona che non ha conclusioni, e non chiede risposte. La crisi per il politico e per la televisione è effimera, dura soltanto il giorno in cui la si scopre, dopo di che iniziano le opportunità.

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7 commenti:

  1. Terenzi C.aprile 07, 2010

    come dici sono programmi a lungo termine ma non per molto. Più si va avanti e più i tempi che servono per far sentire la nostra voce si dimezzano.

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  2. Io penso che programmi come annozero, report, ecc ecc servano a trattare alcuni temi sociali ma al di fuori della politica. Quando entra la politica finisce l'informazione.

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  3. ottima osservazione anonimo. Però milioni di italiani si incollano al tubo catodico come mai.

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  4. Se è per questo anche milioni di italiani vedono il grande fratello...questo è un problema sociale...devastante.

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  5. Spengiamo la tv e accendiamo il cervello.

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  6. Se molta più gente non "accenderà" il cervello temo che non avremmo molte speranze di fermarli..
    Il fatto è che la massoneria che è al governo non è una semplice associazione per delinquere.. ma molti non sanno nemmeno di che si tratta e nemmeno si interessano di scoprirlo, di scoprire quali sono i loro "mezzi".. ma come puoi sperare di spuntarla con un nemico se nemmeno lo conosci?
    Qualcosa ve lo dico io: sono gente che il cervello lo usa eccome, supermotivata e soprattutto hanno una conoscenza talmente approfondita della mente umana e della comunicazione che la maggior parte della gente si stupirebbe..
    Vi sono delle Leggi della mente la cui conoscenza gli permette di manipolarci tutti facilmente, ad es.: .
    In base a tale Legge è sufficente che spacciandosi per il nemico (la sinistra) si invii alla gente un messaggio scritto in modo da far apparire astratte, inconcludenti e contraddittorie le idee della sinistra stessa per ottenere una potente repulsione nei confronti di tali idee..
    Ecco un esempio pratico: Io pidduista creo un giornale e lo chiamo con un nome che catturi l'attenzione dei più ferventi oppositori, lo faccio zeppo di concetti astratti, inconcludenti e contraddittori, lo distribuisco porta a porta e lo faccio anche pagare, perchè così la gente metterà maggiore sforzo per coprendere ciò che viene pagato ed ed il gioco è fatto: l'intensità della repulsione sarà direttamente proporzionale allo sforzo impiegato per comprenderlo..
    Forse vi stupirà ma è una specie di scienza ingegneristica e l'esempio che vi ho fatto è una cosa successa veramente quì a Roma dove qualche mese prima della manifestazione della CGIL al Circo Massimo il giornale "Lotta Comunista" è stato distribuito porta a porta alle case popolari.. provate ad immaginare l'effetto di tale lettura ad es. su un operaio che dopo aver sacrificato parte dei suoi risparmi almeno per avere una conferma che il "comunismo" può risolvere almeno in parte i suoi problemi.. Vi posso assicurare che dopo aver letto ripetutamente la prima pagina, frustrato per non aver capito neanche un concetto (in quanto tutti astratti ed inconcludenti) che sentendosi ignorante e frustrato se non strappa rabbiosamente il giornale e non vuole più sentire parlare di comunismo come minimo poi voterà la destra..

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